Tra una botte riempita e l’altra svuotata le stagioni contadine fanno presto ad alternarsi. Negli anni di studio in città, GIAMBITRE ha tenuto a mente l’arte dei suoi vecchi, mastri bottai esperti di legno e bevute. Ricalcando i loro passi sulle stradine tra le vigne, è tornato anche lui a scandire il tempo alla maniera contadina. Ora doghe e cerchi per lui non hanno segreti e all’ombra della pergola o tra le grandi botti della sua cantina, lo si può sempre trovare, ospitale, ad offrire un bicchiere di Passerina.
Sotto le coste dei calanchi, la vigna di CIANITTE ci attecchisce che è una meraviglia: questo pure le galline lo sanno. Pasciute a pane e vino, collaborano con le uova all’abbondanza di San Martino! Chi è fuori dall’incanto dice a Cianitte: “figlio del bugiardo”, ma un po’ per gioco un po’ per verità, lui crede ancora alla luna e reale rende questa favola qua. Per la gioia di uomini e polli, su un terreno da cent’anni lavorato, una nuova capanna di Montepulciano ha innestato.
Tra l’andare e il tornare pecorai e pescatori mischiano rotte e storie: siamo dove il Sangro finisce e GIANCULETTE, di mestiere cuoco, ci capisce di sapori. Ma l’aria della marina lo tira fuori dalla cucina e sulle colline da cui guarda il blu si scopre anche lui legato alla terra e alla manualità dei contadini. Sulle coste assolate impianta e cura viti di Chardonnay e Primitivo e si dice più sereno se, tra pignate e coppini, condivide insieme ai piatti anche i suoi vini.