La BRIGATA VERDERAME nasce dall’amicizia di vignaioli biodinamici uniti dalla volontà di conservare nel vino il patrimonio dei saperi contadini.
La BRIGATA VERDERAME ha in comune la memoria della magica e antica ricetta di preparazione del verderame (acqua ramata), così chiamata per il colore della miscela. Il verderame, oggi non più in uso, è stato per centinaia di anni unico strumento per preservare la vite dalla peronospora.
La BRIGATA VERDERAME custodisce nei suoi vini la memoria dei saperi contadini, un patrimonio dall’inestimabile valore, un eredità da salvaguardare per mantenere la continuità vitale tra passato e futuro. L’allegra ciurma, senza capitano, è figlia della “comunità contadina” da sempre ricca di ospitalità, dove le famiglie si sostenevano tra loro attraverso lo scambio di aiuto (manodopera) o di prodotto (baratto), che dava la forza per superare i duri momenti di difficoltà anche agli elementi più deboli. Il ricordo e il vissuto di questi momenti di condivisione e di grande umanità ha unito e cementato lo spirito della ciurma della BRIGATA VERDERAME che, oggi come nel passato, collabora e scambia aiuti in momenti come la potatura, la vendemmia, la vinificazione.
Dall’amicizia e dalla collaborazione è nata l’idea di raccogliere i vini sotto un marchio comune, la BRIGATA VERDERAME.
I vignaioli della BRIGATA VERDERAME hanno in comune il modo di coltivare la vigna e di fare il vino: la ciurma racconta, “i nostri vini si fanno in vigna, poco incide la cantina dove diamo un minimo aiuto, favorendo i fenomeni naturali senza però condizionarli”. I vini sono legati dall’amore e la manualità della coltivazione della vigna, l’attenzione al mantenimento della fertilità dei suoli, la biodinamica e la spensierata convivialità. Le loro aziende sono dei microcosmi organici a ciclo chiuso che applicano i principi della biodinamica certificata Demeter:
• Mantengono la fertilità del suolo attraverso l’utilizzo del letame maturo di stalle di animali non legati alla catena.
• Seminano in autunno, nel vigneto, essenze vegetali che vengono interrate in tarda primavera (sovescio) allo scopo di migliorare la fertilità e la biodiversità del vigneto e allo stesso tempo favorire il pascolamento invernale e gli insetti pronubi (api).
• Riportano nel suolo, compostati, i residui vegetali della vite: sarmenti, raspi, vinaccioli e bucce.
• Custodiscono la biodiversità del territorio (semi, vecchi frutti, viti autoctone non clonali), la preziosa eredità ricevuta dai nonni.
• Potano la vigna nei giorni di luna calante, quando la circolazione della linfa è ridotta e la vite chiude meglio i vasi linfatici e protegge la parte tagliata da marciumi e parassiti.
• Allevano animali in azienda anche per la produzione di materia organica per la fertilità dei suoli.
• Non avvelenano la linfa con antiparassitari sistemici e utilizzano solo prodotti di copertura (rame e zolfo) non assorbiti dalla pianta.
Il vigneto biodinamico produce uve sane, ricche di lieviti, in grado di fermentare e restituire al vino i sapori autentici del territorio. I vini biodinamici della BRIGATA VERDERAME traggono dalla generosità delle uve mature, momento in cui le bucce hanno un alta popolazione di lieviti indigeni, la forza per affrontare una vinificazione che rinuncia all’aiuto dei lieviti selezionati e degli additivi di fermentazione. Il vino BRIGATA VERDERAME è il vino delle campagne, biodinamico Demeter a fermentazione spontanea senza solfiti, chiara e genuina espressione della tradizione, del territorio e dell’annata dove gli eventuali “difetti” accrescono la sua complessità e sincerità.